lunedì 31 agosto 2015

Omeopatia e psicopatologia: i disturbi dell’ infanzia

Difficoltà di sviluppo intellettuale e difficoltà caratteriali

Protégez vos enfants par l’ Homéopathie!
Così  parafrasando un celebre detto dell’ omeopata francese  Robert  Jousse mi piace iniziare questo capitolo su  i disturbi dell’ infanzia-difficoltà di sviluppo intellettuale e difficoltà caratteriali.
L’ Omeopatia ha lo scopo alto di guarire l’ uomo malato basandosi innanzi tutto sul paradigma essenziale che si fonda sulla legge della  “similitudine”.
Il sintomo fisico e il sintomo psichico nell’ addivenire alla sintesi che porterà alla prescrizione del rimedio-paziente (il “simillimum”) non sono in contrasto fra di loro ma debbono essere esaminati nella loro unicità.
Hahnemann però si era reso conto della  importanza notevole  dei  segni psichici  e ne aveva sottolineato le peculiarità nella sua opera fondamentale, “L’ Organon dell’ Arte del guarire”.
In effetti lo studio di alcune turbe psichiche che pongono dei problemi di pratica corrente  sia  al medico di medicina generale e/o  al pediatra sia allo specialista neurologo e /o psichiatra   mostra  l’ interesse dell’ Omeopatia in questo campo, dalla  età  pediatrica sino alla senescenza 
Per quanto riguarda I DISTURBI DELLA INFANZIA,  in linea di massima, si collocano su due livelli: le difficoltà dello sviluppo intellettuale e le difficoltà caratteriali.
baryta carbonica
Questi problemi, spesso, si intersecano dal punto di vista sintomatologico complicando il caso. I disturbi legati alle “difficoltà intellettuali “, riconosciuti come tali richiedono una specifica competenza in materia da parte del terapeuta e un orientamento preciso sulla semeiologia omeopatica. Lo sviluppo intellettuale di un piccolo che abbia una costituzione “carbonica” non ha lo stesso tipo di un piccolo “sulfurico” o di un piccolo “phosphorico”; la lentezza dell’ uno, la impulsività dell’ altro, la sensibilità così caratteristica del terzo  ci sorprendono; non sempre sono anomalie patologiche ma senz’ altro ci daranno indicazioni importanti nella eventuale prescrizione. Il carbonico è soggetto a ritardo e, a seconda dello studio del paziente, vari saranno  i rimedi tra cui poter scegliere quello più simile: Calcarea Carbonica, Baryta Carbonica, Bufo Rana, ecc..
Questi rimedi nei ritardi intellettuali lievi medi o gravi, se non trasformano
bufo rana
strutturalmente la natura della alterazione, migliorano indiscutibilmente le possibilità pratiche dei giovani pazienti, favorendo una integrazione sociale che è il problema più importante per il loro futuro.
Benché reale, un ritardo dello sviluppo intellettuale non significa sempre  disturbo della struttura intellettiva. Vi sono molte situazioni che possono definirsi come falsi ritardi di origine affettiva. Privazione dell’ affetto materno, disinteresse da parte dei genitori, clima di angoscia, sono situazioni che possono provocare un blocco dello sviluppo intellettivo, e della affettività, del bambino. Un approccio interdisciplinare è importante (psicologo, neuropsichiatra, omeopata)
L’ Omeopatia una volta fatta una diagnosi corretta può aiutare e anche guarire in molti casi. Facciamo qualche esempio: PULSATILLA, rimedio frequente delle ragazzine sensibili, esigenti, esclusive, eccessivamente  avide d’ amore materno, timide e soggette ad atti di ostinatezza apparentemente inspiegabili, possono integrarsi  male nell’ambiente scolastico per mancanza di sicurezza.
LYCOPODIUM, rimedio del bambino sensibile e sospettoso, di intelligenza viva si può bloccare  se infelice; posto in determinate condizioni (scolastiche e familiari)  che non gli permettono di riuscire: può rinchiudersi, pertanto, in una passività ostinata che può simulare una insufficienza mentale che non é. Il parere dell’ Omeòpata è importante!
“Le difficoltà caratteriali “ sono la causa più frequente di consultazione dallo psicologo e dal neuropsichiatra infantile  e vanno dalla instabilità psicomotoria, diversa dal bisogno normale di movimento, che si manifesta con una tipica sintomatologia (agitazione con incoordinazione gestuale, attività dispersiva e male organizzata), alla difficoltà di attenzione e di concentrazione con mancanza di interessi e impulsività.
Oggi  i neuropsichiatri infantili fanno  spesso in casi simili diagnosi  di ADHD che vuol dire sindrome da deficit di attenzione e iperattività e spesso, purtroppo, prescrivono una serie di farmaci con  innumerevoli effetti collaterali che, a mio parere, sono improponibili sia sotto il profilo medico sia sotto quello etico, che fanno parte del gruppo degli psicostimolanti (dalla dextroanfetamina alla atomoxetina alla imipramina!!!  ecc..)
Si constatano in questi bimbi, spesso,  evidenti difetti educativi che occorre spiegare  e  rettificare (l’ intervento di un buon psicologo è utile) ma non senza sapere interpretare il significato simbolico, il “messaggio” di tali segni, gli indizi che essi apportano sul problema familiare.  Il rimedio omeopatico, qui, non farà “tacere” il sintomo : ne spiegherà il senso secondo il tipo di agitazione. SULPHUR è utile  a quel bimbo il cui bisogno normale di movimento e di esercizio ha bisogno solo di essere “canalizzato”.
tarentula hyspanica
TARENTULA HISPANICA è un rimedio di agitazione ansiosa motrice e mentale, molto mal controllata.
KALI BICHROMICUM presenta sintomi di agitazione ripetitiva nel soggetto che si presenta indolente, con poche doti naturali.
ZINCUM METALLICUM corrisponde al quadro di una eccitabilità nervosa con instabilità psichica e mentale diurna e notturna. Questo per fare solo alcune , poche, citazioni di rimedi.
Poi vi sono bimbi, sempre nell’ inquadramento dei cosiddetti disturbi o difficoltà caratteriali, che avranno in predominanza sintomi come la opposizione e la collera
lachesis
Richiedono di essere pure accuratamente analizzati  per comprendere meglio lo squilibrio energetico del bambino, aiutarlo e aiutare i suoi educatori. Le collere del bambino geloso possono richiamare LACHESIS soprattutto se trattasi di una gelosia di possessione, oppure PLATINA se siamo nel campo di una gelosia di rivalità. Una gelosia dovuta alla frustrazione, con collera introversa e poco manifesta, poco esteriorizzata, ci indicherà più spesso SEPIA oppure LYCOPODIUM. La collera dovuta alla indignazione in un bimbo punito ingiustamente (o che comunque così avverte la punizione) è spesso significativa di STAPHISAGRIA; una nota di aggressività sottolinea, invece, la collera di NUX VOMICA che non può sopportare la minima contraddizione.


sabato 29 agosto 2015

Le Costituzioni secondo Vannier

c.carbonica
opera di T. Gericault
In Omeopatia spesso si sente parlare di COSTITUZIONI. 
Questo è un approccio prevalentemente della Scuola francese che  è stata sviluppata soprattutto  dall’ omeopata  Léon Vannier.
Secondo questa interpretazione  Vannier  ha definito tre principali costituzioni: la carbonica, la fluorica, la phosphorica.

Si definisce di COSTITUZIONE CARBONICA il  soggetto che si presenta con un portamento simmetrico, rigido ed immobile  con grandezza delle articolazioni  e scheletro massiccio, articolazioni e legamenti  con limitazione al gioco articolare; la dinamica del carbonico è tale per cui si muove lentamente e senza grazia.
c. fosforica
opera di Picasso

La COSTITUZIONE PHOSPHORICA, invece, è caratteristica dei soggetti longilinei  con andamento elegante, con colonna vertebrale che presenta delle curvature fisiologiche accentuate, apparato scheletrico leggero e sostenuto da legamenti che permettono una buona ampiezza di movimento articolare, scheletro gracile.


Il soggetto con COSTITUZIONE FLUORICA presenta un comportamento dismetrico, instabile e irregolare; l’ apparato scheletrico asimmetrico è sostenuto da legamenti ed articolazioni  con iperlassità  che favoriscono un gioco articolare superiore alla norma; l’andatura è irregolare.
c. sulfurica

A queste tre costituzioni se ne aggiunge un’ altra, la COSTITUZIONE SULPHURICA, che corrisponde al normotipo cioè a un soggetto con corporatura armoniosa e muscolatura normo-sviluppata. Si identifica una costituzione sulphurica  GRASSA  che si avvicina a quella carbonica e una costituzione sulphurica MAGRA che si avvicina a quella phosphorica. 

giovedì 27 agosto 2015

La dismenorrea di Luigia

Un caso clinico
(pubblicazione autorizzata dalla  paziente sig.na Luigia di Milano,  21 anni, studentessa  universitaria di Giurisprudenza)
Viene a consultazione (l’ antivigilia dell’ anno nuovo: martedi  30 dicembre 2014 alle ore 19)  perché  non vuole assumere a scopo curativo la  pillola estro-progestinica prescritta dalla sua ginecologa, per gli innumerevoli effetti collaterali e controindicazioni. D’altro canto il padre sessantenne è affetto da  vasculopatia cerebrale e la madre è ipertesa. Figlia unica, Luigia mi consulta su consiglio di una sua amica da me visitata due anni prima e che sta tuttora bene. Vuole la prescrizione di una terapia omeopatica: non vuole essere sottoposta a terapia con agopuntura (come la sua amica) percé “...ho paura degli aghi”. 
La diagnosi formulata dalla specialista ginecologa è stata: “dismenorrea primaria “.Dalla età di 15 anni per contrastare i dolori assume ogni mese in più somministrazioni, prima e durante il ciclo, farmaci antiinfiammatori non steroidei con scarso o nullo beneficio ma  disturbi collaterali a livello gastrico. In effetti riferisce disturbi mestruali consistenti in: mestrui irregolari, ogni  35 -40 giorni,con dolori intensi tipo colica (“ mi devo piegare in avanti e sto meglio con il calore”) con sensazione di brividi; peggiora se il clima è umido, prima che arrivi il temporale (“..lo sento arrivare..”); “due anni fa ho avuto una interruzione del mestruo per 8 mesi” “la ginecologa mi ha detto che non c’ è relazione ma io ho notato che è avvenuta dopo che in montagna fui sorpresa da un acquazzone e mi bagnai molto soprattutto i piedi” Il menarca (prima mestruazione) è arrivato tardi a quasi 15 anni.“quando non sto bene se si avvicina qualcuno a ...coccolarmi, mi sembra di stare meglio “(migliora con la consolazione) .
Soggetto gentile, elegante si presenta a consultazione un po’ timida: “sono un tipo emotivo, ho sbalzi d’ umore anche repentini“. Piange facilmente e si emoziona spesso per un nonnulla “quando non sto bene  i miei disturbi peggiorano se la camera  é calda, anche se sono freddolosa”;  la ragazza, però, migliora muovendosi all’ aria aperta; riferisce di non avere  quasi mai sete; soffre il caldo e il freddo; fa fatica “ad ingranare la mattina...sono un po’ torpida” migliora verso sera però i “disturbi legati al mestruo peggiorano la sera, al crepuscolo”.
La visito: l’ esame obiettivo generale e l’ esame neurologico (essendo specialista in neurologia lo effettuo sempre ai miei pazienti) non rilevano nulla di significativo. Controllo gli esami emato-chimici (nella norma) e la prescrizione della ginecologa (la classica pillola estro progestinica a base di gestodene mg.0,075 ed etinilestradiolo mg. 0,02). Noto un particolare curioso: una mano si presenta calda (la destra) l’ altra, al tatto fredda: chiedo se questo fatto sia occasionale ma Luigia, invece, mi dice che é una costante e non sa spiegarsi il motivo. Come dorme? “ Ho un sonno agitato, mi dicono che durante il sonno parlo e mi muovo  spesso, a volte urlo” Per caso ha qualche sogno ricorrente? “Si, sogno spesso dei gatti, non so come mai…e anche dei campi fioriti”; noto , poi, all’ispezione, la presenza di una vena varicosa sulla safena destra.
Prima del mestruo riferisce “mal di testa, su tutta la testa che però va via da sé quando inizia il deflusso del sangue” Ha difficoltà digestive soprattutto quando mangia “cibi grassi, dolci” e  sensazione di bocca amara al risveglio.“ Spesso   bruciori e sensazione di peso allo stomaco un paio d’ ore dopo i pasti”;”non digerisco le cipolle”.
Nella storia della giovane si rammentano episodi di otite catarrale, congiuntivite  e un orzaiolo alla palpebra superiore destra l’ anno precedente la consultazione che è scomparso solo dopo sei mesi; appendicectomia alla età di 10 anni. A questo punto dopo aver “estrapolato” i sintomi più peculiari e caratteristici presentati da Luigia studio l’ area energetica e individuo come “nucleo” essenziale della paziente la “instabilità psicoemotiva e fisica” da cui discende la sintomatologia sia sul versante fisico sia su quello emotivo.
La scelta del rimedio va su Pulsatilla. Prescrizione : Pulsatilla 30 CH granuli: 3 granuli da sciogliere sotto la lingua tre volte la settimana per quattro settimane. Pulsatilla è della famiglia delle Ranuncolaceae ed ha molti sinonimi in letteratura omeopatica: Pulsatilla pratensis,anemone pratensis, fiore della Pasqua, fiore del vento, Pasque flore, Wind flore. E’ una pianta che cresce nelle regioni temperate d’ Europa: in omeopatia si utilizza la pianta fresca raccolta al momento della fioritura (in primavera) e messa a macerare in alcool e poi seguendo il procedimento di preparazione classico dell’ omeopatia  estraendone  il granulo o le gocce terapeutiche.
II consultazione ( mercoledi 28 gennaio 2015 ore 17):”.. Non posso crederci per la prima volta non ho avuto dolori forti col mestruo…come mai?” così ha esordito Luigia tutta sorridente. Ma mi dica come va in genere? “Dormo meglio, sono più serena…forse perché sto meglio” Ha avuto qualche disturbo in questo mese e quello che mi aveva riferito per telefono che evoluzione ha avuto ? “Si, una cosa strana, erano anni che non soffrivo più di asma e dopo dieci giorni che prendevo i granuli mi è ricominciata l’ asma. Si ricorda che le avevo telefonato? “In effetti Luigia mi aveva chiamato preoccupatissima perché “quei granuli che mi ha dato mi han fatto venire fuori l’ asma, respiro a fatica, non riesco a stare coricata, ho affanno”. Le avevo risposto: “Non si preoccupi, le spiegherò quando ci rivedremo. Vedrà che se il sintomo dura solo due tre giorni e scompare è buon segno. Se permanesse mi richiami”. Luigia non mi richiamò: l’ asma come era arrivata , così se ne era andata. Era un “vecchio sintomo” che era riapparso una volta prescritto il “simillimum” : segno favorevole. Guai sopprimerlo con farmaci allopatici! Si sarebbe interrotto l’ iter terapeutico omeopatico. Prescrizione : Pulsatilla 200 CH dose unica una monodose da ripetere dopo 15 giorni.
III consultazione : mercoledi 29 aprile 2015 ore 15.45: Luigia è accompagnata dalla mamma (medico) che esordisce in questo modo  “dottore sono una collega, io non ho mai creduto nell’ omeopatia ma indubbiamente Luigia sta bene…sarà un effetto placebo ?“ Le rispondo “Fa bene a non “credere” nell’Omeopatia : non  è un credo religioso l’ Omeopatia è un’ arte medica, è medicina. La pensi come vuole; sta di fatto che le cure specialistiche varie di tipo allopatico non hanno funzionato con sua figlia, l’ Omeopatia sta funzionando, tragga Lei le conseguenze” “E Lei, Luigia, cosa mi dice?“ mi rivolgo alla ragazza. “Dottore sto bene; non ho più avuto mal di pancia né mal di testa per le mestruazioni, dormo meglio, mi sembra di digerire meglio, sono contenta…grazie!”
Prescrizione: Pulsatilla 1000 K unica dose da ripetere x tre volte ogni 15 giorni. Aspetto Luigia a ottobre (salvo novità nel frattempo) per un controllo…

martedì 25 agosto 2015

Agopuntura per le malattie della pelle

Legge dei 5 movimenti
Il ruolo della pelle  è di difesa e di collegamento interno-esterno, zona di contatto fra corpo e ambiente circostante. Può essere considerata da una parte dal punto di vista prettamente anatomo-fisiologico-organico e dall’ altra parte da un punto di vista più prettamente energetico.
In agopuntura e in medicina tradizionale cinese, dal punto di vista anatomo-fisiologico-organico si fa riferimento ai 5 movimenti.
Strati energetici in
agopuntura
L’epidermide corrisponde al P(polmone), l’ipoderma e il connettivo alla Rt(Milza): costituiscono il cosiddetto TAE INN; i vasi corrispondono al MC (Maestro del Cuore), i muscoli al F(fegato) : costituiscono il cosiddetto TSIUE INN; il sistema nervoso, sensitivo, motore e autonomo corrispondono al Rn (rene) e al C(cuore): è lo strato CHAO INN.
Partendo da questi presupposti si può ben capire  come l’ approccio alle malattie cutanee sia oltremodo complesso per giungere all’ inquadramento del paziente e alla diagnosi energetica dello squilibrio che può portare alla sintomatologia che si estrinseca in varie tipologie di malattie: l’ eritema-espressione di eccesso di YANG, di calore quando costituito da una dilatazione attiva oppure espressione di Yin quando sia cianotico e si accompagni ad edema e/o infiltrazione; le dermatosi da freddo o da contatto dove spesso sono interessati i meridiani di P(polmone ) e Rt (milza); l’ acne legata alla azione di fuoco interno (la TRt= milza e il F= fegato e il P=polmone sono interessati in questo squilibrio); la psoriasi, manifestazione complessa, inquadrabile, dal punto di vista agopunturistico come malattia da calore e da secchezza; l’orticaria in cui  maggiormente è implicato uno squilibrio energetico dovuto ad eccesso di YANG.
Ecco perché, a seconda della diagnosi “energetica”, il trattamento, tenuto conto anche della tipologia del paziente, di solito varia e le combinazioni dei punti di agopuntura sono numerose.
Acne pustolosa
Le cause, valide per l’ inquadramento di ogni tipo di malattia, si rifanno alle cosiddette energie perverse, alle cause alimentari, alle cause psichiche. Il riequilibrio energetico, quando trattato correttamente, da risultati eccellenti. 
Per esempio ricordo un caso di un giovane di 24 anni affetto da una acne che durava già dall’ età di 13 anni trattata senza successo da terapie antibiotiche per via orale e trattamento topico locale. 
Meridiano triplice riscaldatore
In sole tre sedute di agopuntura il ragazzo guarì perché inquadrato il caso come un eccesso energetico della loggia F(fegato) con conseguente insufficienza energetica del P(polmone). 
Meridiano vescica biliare
La terapia,dopo accurata anamnesi, interrogatorio, visita, applicazione della diagnosi energetica anche mediante la pulsologia cinese, consistette  nel pungere il punto 4 F (punto 4 del Fegato )]  p. metallo, il punto 6 F  tsri(=di sblocco) il punto 6TR(triplice riscaldatore ) p. fuoco in dispersione, localizzato poco sopra il dito anulare sopra la piega del polso tra ulna e radio, sul lato esterno dell’ arto superiore; il punto 38VB in dispersione p. fuoco, p. di dispersione situato sopra il malleolo esterno sul bordo anteriore del perone.

Con la stimolazione di soli 4 punti ! (diffidate dagli agopuntori o pseudo-tali che vi trasformano in un colabrodo inficcandovi decine e decine di aghi!!!, l’agopuntura è medicina energetica di  tipo qualitativo e non quantitativo!) Luigi guarì definitivamente dalla sua fastidiosissima acne  pustolosa al viso che si accompagnava  a una sintomatologia ansioso-depressiva per cui l’ acne, direbbero gli psicologi, era diventata una maschera inconscia della sua insicurezza. Prodigio dell’ Agopuntura! 

lunedì 24 agosto 2015

Omeopatia per le malattie della pelle

Le malattie della pelle sono di solito curate in modo oltremodo efficace dall’omeopatia anzitutto perché viene rispettato il carattere “esonerativo” che esse hanno nel quadro generale dell’ organismo.
La medicina di maggioranza infatti applica, nei confronti delle malattie  cutanee, un tipo di terapia essenzialmente repressivo tanto che il farmaco usato è per lo più il cortisone (o i suoi derivati). Sotto l’ azione del cortisone la maggior parte della sintomatologia consistente in gonfiore, prurito, eruzioni vescicolari, papulose o pustolose in generale migliorano, almeno inizialmente. In questo modo però la malattia non viene curata ma soltanto attenuata , repressa, mascherata. Spesso le recidive sono frequenti e sempre più difficili da trattare con i farmaci tradizionali e si va incontro a una vera e propria cronicizzazione. Nei casi peggiori, invece,la malattia scompare dalla pelle ma si approfondisce nell’ interno. Guarisce solo in apparenza, per esempio, sparisce l’ eczema e compare l’ asma, guarisce la crosta lattea e compare una enterite, guarisce l’ acne e compare la cefalea.

In Omeopatia, invece, le alterazioni cutanee non sono viste solo e sempre  come “malattia”  ma  come una manifestazione dello squilibrio dell’organismo  che deve essere corretto. I disturbi della pelle sono sintomi locali di una malattia generale. 
Come, perciò, non esistono in Omeopatia rimedi specifici per questo o quell’ organo, così non esisteranno nemmeno per la pelle. Vi sono, però, farmaci omeopatici che, per la loro peculiarità di “esteriorizzazione”, soprattutto “psorici” (vedere pot sui miasmi), sono maggiormente indicati, sempre, ovviamente in accordo con la “similitudine “generale dell’ azione : ricorderemo sempre l’ aforisma più importante dell’ Omeopatia è quello che afferma “similia similibus”.
Sulphur
Sulla base di queste premesse, il medico omeopata, dopo aver esaminato  e indicato la localizzazione delle manifestazioni dermatologiche (in fronte, sul mento, sul torace…), l’ aspetto della manifestazione cutanea ( piccola, grande , foruncoli..?), il contesto del paziente (pubertà, disturbi ormonali,menopausa,  disturbi digestivi, ecc.. ?) l’ aspetto psico-emotivo (nervoso, agitato, depresso, ecc..?) deciderà per il rimedio unico che copra la area energetica del paziente medesimo. Le malattie della pelle, dall’ eczema e dalle dermatiti  sino alle più complesse come la psoriasi e le malattie classificate come malattie dermatologiche psico-cutanee (con i relativi stati ansiosi di interesse dermatologico),  hanno una indicazione precisa di trattamento. 
Silicea
E, come detto più volte, non trattando la malattia (dermatologica)  bensì curando il malato (dermatologico) l’ omeopata, alla ricerca del “simillimum”, avrà a disposizione un armamentario terapeutico imponente ed efficacissimo.

Menzioniamo  solo qualche rimedio utilizzabile: 
Thuja
dall’ Arsenicum  album (nucleo: l’ angoscia corrosiva) al Sulphur (nucleo: la luce che riscalda), al Rhus toxicodendron (nucleo: l’ agitazione senza requie), alla Silicea (nucleo: la mancanza di nerbo ), alla Graphites (nucleo : la depressione abulica), allo Psorinum (nosodo antipsorico), alla Staphysagria ((nucleo: la mortificazione), alla Thuja (nucleo: la proliferazione torpida), alla famiglia dei Kali: Kali iodatum o Kali Bromatum ..all’ Apis (il rimedio ..edematoso..senza sete..), al Petroleum (il paziente molto ansioso, che peggiora d’ inverno)  alla Sepia (nucleo:la luce nera..) all’ Hepar Sulphuris (nucleo: il fuoco sommerso..) e molti molti altri… 
Hepar sulphuris
Ma, un consiglio: non cercate di “indovinare” il rimedio. Rivolgetevi a un omeopata preparato ed esperto. Sarà complicato pure per lui trovarvi  il rimedio giusto, il similllimum, ma se riuscirà guarirete in modo “sorprendente” (sorprendente per gli altri medici allopati , ovviamente, non per gli omeopati!). 

sabato 22 agosto 2015

I punti di Weihe

I <punti di incontro> tra agopuntura e omeopatia.

In Germania  un medico tedesco  AUGUST WEIHE (1779-1834) allievo di HAHNEMANN, con un meticoloso studio dei suoi pazienti, trovò una correlazione costante fra certi  sintomi, di cui  l’ insieme evocava un farmaco omeopatico, e la comparsa di un dolore provocato, raramente spontaneo, in alcuni punti molto precisi della cute che poi sarebbero stati evidenziati  corrispondenti ai punti sui meridiani della agopuntura tradizionale cinese. Questi studi furono completati da altri omeopati famosi, il tedesco GOERHUNG e lo svizzero NEBEL(1870-1954).
La storia della Omeopatia ci racconta che un mattino del 1904 il dr. Nebel accompagnava in visita il dr. Jousset per un consulto. Il paziente cardiopatico ed uremico presentava uno stato di agitazione particolare dominato da paura, tremore,  dispnea ed oliguria. Nebel esaminò il malato e pose l’ indice sulla parte laterale del torace provocando un dolore intenso da parte del paziente: venne  somministrato  il rimedio omeopatico Causticum  e l’ indomani scomparvero i sintomi. Questo procedimento diagnostico fu alla base degli studi che confermarono la corrispondenza organotropica e sintomatologica fra i punti dell’ agopuntura cinese e i rimedi omeopatici.
I punti di Weihe sono situati sulla testa, sul collo, sul tronco, ad esclusione degli arti. Il punto di Weihe è interessante perché ha valore di conferma. quando il paziente presenta una sintomatologia attenuata dall’assunzione di un rimedio omeopatico, l’esistenza del punto di Weihe è decisiva per la prescrizione; ha un valore nella diagnosi differenziale fra due rimedi; ha un  interesse terapeutico che è basato sulla esperienza del medico.
Utile ricordare che il paziente deve sempre essere inquadrato con un approccio sistemico di tipo olistico sia in agopuntura, per correggere lo squilibrio energetico, sia in omeopatia per la ricerca del rimedio più simile al paziente; se ciò non si facesse, non solo i pazienti non avranno i risultati sperati ma si banalizzerebbe un intervento medico terapeutico, con agopuntura ed omeopatia, tra i più originali, raffinati ed efficaci.
Qualche esempio: punto di Nux Vomica alla XI costa a livello linea ascellare, punto di Phosphorus a livello della linea mediana sternale a livello del VI spazio intercostale, punto di Chamomilla a destra del IV superiore della linea appendice Xifoideombelicale; punto di Arsenico, nell’ unione fra la VII e VIII cartilagine costale sinistra…

giovedì 20 agosto 2015

Omeopatia e cefalea di tipo tensivo

Anche l’ OMEOPATIA ha un bagaglio di tutto rispetto per affrontare  il problema della cefalea tensiva o meglio per curare il paziente  cefalgico.
La diagnosi classica , sia pur indispensabile in fase iniziale, perde il suo valore pratico perché bisogna esaminare e studiare il paziente nelle sue modalità generali, reattive, personali.
Le domande che si pongono, in effetti, sono
dove è localizzato il dolore? A destra, a sinistra, sulla fronte, alle tempie, a livello della nuca, al vertice della testa? Quale è il tragitto del dolore? Da davanti all’ indietro o viceversa, va da una parte all’altra? 
Si studia anche la caratteristica del dolore : come  se la testa scoppiasse, dolore battente, bruciore, come una puntura, un coltello, come se avesse un benda stretta? A che ora inizia la crisi? Quali sono le condizioni di miglioramento o di aggravamento del mal di testa: la posizione coricata o in piedi, il movimento o l’immobilità, l’ alimentazione, il freddo e il caldo? 
In quali circostanze la crisi insorge: in relazione al mestruo, a causa di certi alimenti o eccessi dietetici, in seguito a contrarietà ed arrabbiature, ad emozioni? 
Quali altri sintomi accompagnano la crisi: nausea, vomito, acidità, disturbi visivi? Quale è il comportamento durante la crisi: ipersensibilità, agitazione, abbattimento?
Nux Vomica
Nux Vomica spesso avrà mal di testa frontale al risveglio, dopo indigestione o pranzo abbondante o eccesso d’ alcool. L’ ansia irritabile è il carattere fondamentale.
Lycopodium avrà cefalea diffusa principalmente a destra soprattutto  dopo aver assunto alcuni alimenti (cipolla,ostriche), con una aggravamento dei suoi sintomi  verso sera, forse perché mentre il giorno declina la forza vitale diminuisce: il suo nucleo è proprio la decadenza dell’ Io (prof. B.Granata).
Pulsatilla avrà dolore frontale con sintomatologia variabile, grande emotività migliorata dall’ aria aperta e dalla consolazione. Il suo nucleo è l’ insicurezza. Iris Versicolor è sempre accompagnato da nausea e vomito e caratteristici sono i disturbi visivi che precedono la crisi.
Sanguinaria è accompagnata da dolore congestivo, rossore del viso ed acidità gastrica; il dolore, in genere, parte dalla nuca e si irradia verso l’orecchio destro.
Kalium Bichromicum ha un caratteristico dolore frontale con vomito molto acido associato spesso una sinusite frontale.
Cyclamen
Gelsemium ha l’ impressione di avere un peso sulla testa e la nuca con visione offuscata o diplopia: rimedio che viene definito come il “grande paralizzatore” per sottolineare la debolezza e il tremore che corrono attraverso  tutto il rimedio.
Cyclamen vede mosche davanti agli occhi  e il mal di testa può essere preceduto da vertigine.Aggravata dall’ aria aperta è soprattutto indicato nelle giovani donne che hanno cefalea in concomitanza del mestruo; soggetto ossessivo, iperscrupoloso. 
Arnica presenta un caratteristico dolore contusivo , come se fosse stato “pestato” e massacrato. D’ altro canto il nucleo di questo rimedio fa sì che sia il medicamento dei traumi in senso lato.
Rhus Toxicondendron
Rhus Toxicodendron ha dolori che si irradiano dalla nuca , aggravati dalla immobilità, la notte, con beneficio dal massaggio. Grande medicamento per la cefalea tensiva, quando i sintomi corrispondono: il suo nucleo essenziale è l’agitazione senza requie che domina sia l’ aspetto psichico sia quello fisico.
Actea Racemosa ha dolori che si irradiano con contratture muscolari a livello nucale: le vertebre sono molto sensibili alla palpazione. E’ anche ottimo medicamento in caso di torcicollo o dolori dovuti all’ artrosi cervicale.
Ignatia è dominata dalle emozioni che provocano la cefalea  che inizia bruscamente, con  sensazione di avere un chiodo in testa; il suo nucleo è dominato dalla ipersensibilità contraddittoria che domina tutto il quadro psicoemotivo e fisico del paziente e quindi del rimedio.
Argentum Nitricum avrà la sensazione di avere la testa ingrossata con desiderio di avere il capo ben stretto da una benda. Il suo nucleo è la irrequietezza oscillante che domina il quadro in generale: frettoloso, nervoso, pieno di paure è un agitato che vuole l’ aria aperta, desidera cibi e bevande fredde, con dolori soprattutto notturni.
Kalium Phosphoricum avrà una cefalea tensiva che muove soprattutto dopo un eccesso di lavoro che insorge la sera  e con localizzazione preferenziale in fronte: si dice che sia il rimedio adatto agli studenti che si impegnano molto nello studio.
Belladonna avrà un viso congesto caldo rosso con dolori cefalici battenti accompagnati da sudorazione. Il suo nucleo è la violenza improvvisa che si manifesterà, quindi, anche nel caso della cefalea: pulsazioni, irritabilità, ipersensibilità alla luce e ai rumori.
Chamomilla
Chamomilla sarà dominata nella tipologia del dolore cefalico da suo nucleo fondamentale che è l’irritabilità aggressiva: incapacità di sopportare il dolore, intorpidimento a livello cefalico, intollerante al vento che l’ aggrava, impaziente  e peggiora alla minima contrarietà.
Dulcamara
Dulcamara, il cui nucleo può essere riassunto nella massima “il male dell’umidità”, ha dolore scatenato in primis dal clima umido e dalla pioggia. 
Aconitum presenterà dolore scatenato in primis dal vento secco: il suo nucleo è l’ improvviso. I dolori sono intollerabili, con vertigine spesso soprattutto alzandosi dal letto: l’inquietudine e la paura, l’ agitazione, l’ incapacità di stare fermi caratterizzano il rimedio sia sul piano fisico sia sul piano psichico.

mercoledì 19 agosto 2015

La cefalea di tipo tensivo

L’ AGOPUNTURA e l’ OMEOPATIA in  soccorso...del paziente.

La cefalea  di tipo tensivo è una malattia, ahimé, molto frequente e da non sottovalutare in quanto la sua persistenza influenza in modo netto e negativo la qualità della vita di chi ne soffre. Negli ultimi anni gli specialisti  hanno redatto una classificazione internazionale (la HIS Classification ICHD II)  secondo la quale due, sostanzialmente, sono le forme diagnosticabili: la cefalea tensiva  di tipo tensivo episodico  che può essere di tipo sporadico  o di tipo frequente) a seconda che si manifesti nel paziente meno di una volta al mese o più frequentemente  e la cefalea tensiva  cronica  (la  più invalidante). Indispensabile, perché sia posta una diagnosi corretta del tipo di cefalea rivolgersi ovviamente ad uno specialista  neurologo per escludere eventualmente altre patologie neurologiche.
In effetti quando noi  specialisti parliamo  di   cefalea tensiva  intendiamo  quel gruppo di cefalee con mal di testa diffuso accompagnato da dolore persistente di solito non pulsante, di lieve, media intensità a livello frontale, occipitale; le crisi variano dalla durata di mezz’ ora  sino a una settimana!
Lo stress è un fattore di scatenamento molto frequente.
L’ AGOPUNTURA e l’ OMEOPATIA sono terapie efficaci che trovano una delle loro indicazioni più conosciute e ri-conosciute anche dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
La diagnosi energetica dell’ AGOPUNTURA TRADIZIONALE CINESE e l’ approccio olistico dell’ OMEOPATIA , sia pur complessi per difficoltà (il medico agopuntore ed omeopata deve avere molta esperienza in merito)vanno oltre la semplice classificazione nosologica della medicina moderna, sia pur indispensabile come ribadito poc’ anzi.
La patogenesi  della cefalea (ribadiamo il concetto fondamentale delle MEDICINE ENERGETICHE: non si cura la malattia ma si cura il MALATO CON LA SUA MALATTIA !) può essere di vario tipo e di conseguenza il trattamento varia. Affrontiamo in questa fase l’ approccio con agopuntura, rimandando a una successiva trattazione quello con omeopatia.
Bisogna innanzi tutto tener presente che in agopuntura il cranio è il punto di incrocio di tutti meridiani Yang principali e secondari, ad eccezione del meridiano curioso TAE MO. 
Il cranio è suddiviso in zone che grossomodo corrispondono  ai meridiani Yang del basso. Si distinguono una ZONA TAE YANG che corrisponde all’ OCCIPITE e al VERTICE, una ZONA CHAO YANG rappresentata dalle regioni TEMPOROPARIETALI e una ZONA YANG MING corrispondente alla regione FRONTALE e ZIGOMATICA. 

polmone punto 7
Quando è interessato il TAE YANG (meridiani di Vescica e Intestino Tenue) i dolori sono a livello nucale con irradiazioni verso i muscoli del collo e possono scendere lungo la colonna; in questo caso le cosiddette “energie perverse esterne” sono il freddo e il vento-freddo
La cefalea sarà frontale con irradiazioni al vertice e oltre ad un “riequilibrio generale” utilissimi sono i punti di agopuntura quali 7P (P=polmone) detto la VALLE STRETTA punto specifico  per tutte le affezioni della testa, il 4 G.I.(G.I.= grosso intestino) detto il FONDO della VALLATA, punto maestro! della testa, il punto 60V (V= vescica),punto calore per combattere l’ energia perversa freddo.

Nel caso  di interessamento del CHAO YANG (meridiani di Vescica Biliare e Triplice Riscaldatore), la cefalea sarà a livello  temporale con irradiazione verso i due lati del cranio e sarà utile intervenire con la stimolazione del punto 43VB (VB=vescica biliare) p.freddo per dominare il calore e i punti 37 VB e 40 VB allo scopo di “liberare “lo strato energetico dall’energia perversa.

punto 3 meridiano fegato
Se colpito lo YANG MING (meridiani di Stomaco e Grosso Intestino) l’interessamento sarà il vertice con sintomi come gastralgia, nausea, bocca amara e collera: si pungeranno anche il punto 44E (E=stomaco) per neutralizzare il calore dello stomaco, e il 3 F (F=fegato), detto l’ ASSALTO SUPREMO, per sbloccare l’ingresso dell’ energia perversa.

punto 3 meridiano milza
Vi sono poi le cefalee dovute all’interessamento dei MERIDIANI YIN: cefalea tipo TAE YIN (meridiani di Milza e Polmone)  con sensazione di costrizione cranica, maggiore intensità tra le 9 e 11 con segni di pienezza dello stomaco e segni di insufficienza della Milza (corpo pesante, freddo dolore faccia mediale coscia,…); i punti cardini, tra gli altri, sono il 2Rt(RT=milza) punto di tonificazione , detto la GRANDE CITTA’, e il punto 1 Rt(=milza) specifico per i meridiani distinti; cefalea tipo TSIUE INN (=meridiani Fegato e maestro del Cuore): dolori , punture al cranio e sintomi anche al basso ventre.
Non sono la localizzazione della cefalea è importante ma anche le caratteristiche del dolore: cefalea con senso di gonfiore alla testa o testa che sembra scoppiare (dovuta ad UMIDITA’): vorrà dire interessamento del meridiano MILZA; senso di costrizione cranica senso di strappo e punture alla testa come origine dal Fegato; cefalea accompagnata da brividi e febbre, come caratteristica peculiare di energia perversa esterna, ecc.. Si esamina anche il tempo preferenziale di comparsa: la comparsa in un determinato periodo del giorno e della notte  orientano verso l’ interessamento di un meridiano principale, il cui maximum energetico cade nel periodo di insorgenza della cefalea stessa; le cefalee intermittenti, senza orario, e /o monolaterali sono dovute all’ interessamento dei meridiani distinti.
Come si nota la problematica è complessa ma se si riesce a fare una corretta diagnosi energetica e di conseguenza una corretta terapia individuale i risultati sono brillantissimi, col risparmio per l’ organismo  dei farmaci allopatici (gli effetti collaterali e le controindicazioni sono note a tutti). La semeiotica agopunturistica è molto ricca e permette anche di fare diagnosi secondo le categorie classiche della diagnosi energetica: vuoto/pieno, Yin/Yang, freddo/caldo, alto/basso…

Da non dimenticare mai, oltre tutta l’ altra semeiotica che ovviamente non si può trattare in questa sede, la originalità della diagnosi con i polsi
I POLSI CINESI indicano lo squilibrio energetico a livello di viscere o organo che può condurre al sintomo, alla malattia. Un polso “sregolato” non sarà conforme alla stagione in cui è esaminato, non avrà le caratteristiche di un polso “normale”,che a livello del polso di F(=Fegato) per fare solo due esempi pratici dovrà essere teso e lungo, nel caso del polso di C (=Cuore) dovrà essere superficiale e ampio, ecc.. Una tecnica straordinariamente originale e utile che richiede anni di studio e di pratica a tal punto che attualmente pochi sono i medici agopuntori che fanno diagnosi anche tramite la pulsologia cinese: se volete capire , qualora consultiate uno specialista in Agopuntura, se costui abbia una preparazione classica di AGOPUNTURA TRADIZIONALE CINESE lo scoprirete subito, anche se non conoscete nulla sulla agopuntura (con la lettura di questo articolo spero  abbiate comunque appreso qualcosa!) se applicherà o meno anche la tecnica diagnostica dei polsi cinesi:in questo caso affidatevi con fiducia. 

lunedì 17 agosto 2015

Evitare il cesareo: rivolgimento e agopuntura

Il punto 67 della Vescica fa ‘miracoli’…e risparmia alla donna il cesareo.
Non sono un ostetrico-ginecologo ma sempre più spesso applico, come medico agopuntore e omeopata, il metodo dell’ agopuntura fra la XXXIII e la XXXVI settimana su indicazione di Centri all’ avanguardia ostetrico-ginecologici (che hanno verificato sulla base delle conferme scientifiche accreditate in letteratura internazionale la efficacia del trattamento), per tentare il “rivolgimento” (quando il bimbo si presenta in posizione podalica) e quindi risparmiare alla donna il parto cesareo.
Il successo è notevole: nel 60% delle gravide si ha il risultato sperato. 
Il trattamento consiste  nell’ effettuare l’ agopuntura tradizionale cinese con riequilibrio generale (quindi trattamento personalizzato) in cui deve essere sempre stimolato il punto “magico”: il 67 V (=meridiano della Vescica ) che è localizzato sulla parte laterale della punta del V dito del piede. 
artemisia
Non si hanno né controindicazioni né effetti collaterali. Le sedute, a seconda del caso, e comunque con controllo ostetrico-ginecologico (ecografia), vanno da una a due la settimana.
Consigliabile, poi, che la donna, a casa, debitamente istruita dal medico agopuntore in merito,  per almeno dieci minuti al dì, per due settimane, applichi la MOXA sul punto stesso.

coni di artemisia per moxibustione
La MOXIBUSTIONE è una antichissima tecnica terapeutica di origine orientale, facente parte del bagaglio  culturale medico della medicina cinese in cui rientra anche l' agopuntura, consistente nella stimolazione di alcuni punti di agopuntura  per mezzo del calore prodotto dalla combustione di un bastoncino di artemisia.

venerdì 14 agosto 2015

Dottore ho mal di schiena…!

L’ efficacia dell’ agopuntura e dell’ omeopatia.

Una delle indicazioni più interessanti per l’ intervento terapeutico più naturale, innocuo ed efficace nel contempo è proprio l’integrazione della terapia con AGOPUNTURA con quella della OMEOPATIA.
Se un medico è, come me, contemporaneamente un agopuntore ed un omeopata, può a maggiore ragione applicare le due arti mediche o alternandole o applicandole contestualmente. L’ importante è effettuare, dopo una rigorosa diagnosi anche di tipo occidentale (siamo medici del terzo millennio e ciò non lo dobbiamo mai dimenticare), una diagnosi personalizzata per trovare la combinazione dei punti di agopuntura più idonei al paziente e il rimedio più simile dal punto di vista omeopatico.
Ecco perché a parità di malattia, di sintomatologia, la terapia può spesso differenziarsi : con l’ agopuntura si inquadra la problematica con una diagnosi energetica per correggere lo squilibrio energetico di cui la malattia e i sintomi sono l’ epifenomeno,  con l’ Omeopatia si compie la ricerca del nucleo energetico del rimedio che è proprio  del paziente medesimo e non della malattia.
Nell’ AGOPUNTURA vari sono i MERIDIANI di agopuntura che possono essere interessati dal dolore lombare. Non posso ovviamente soffermarmi su tutti i casi specifici, numerosissimi, interessanti lo squilibrio energetico dei vari MERIDIANI, principali e secondari, ma farò solo alcuni esempi a mo’ di semplificazione.
meridiano vescica urinaria
Quando il dolore si manifesta dal malleolo verso l’ alto ed è associato con altri sintomi come cefalea  e naso chiuso, sarà il meridiano LONGITUDINALE della VESCICA ad essere interessato Spesso, sia pur nell’ inquadramento generale, utile sarà pungere il punto 58 V (V=meridiano della Vescica); se invece il dolore lombare si accompagnasse a segni d’ organo, come cistalgia e disuria, si potrà pensare al meridiano DISTINTO della VESCICA/RENE : si pungeranno i punti “ting” del lato sano [67 V e 1RN(R=Rene)]e i punti del meridiano distinto del lato ammalato [65V, 54V,23 V, ecc..].
Se il dolore  avesse diramazioni   davanti alla coscia e alla gamba penseremo all’ interessamento del meridiano dello STOMACO [Stomaco=E].
meridiano vescica biliare
L’ interessamento del meridiano principale  del Rene [Rn] provocherà dolori profondi centrali sui corpi vertebrali associati a dolore alla coscia lato postero-interno, piante calde e dolorose, angina e paura: se  il tutto sarà conseguenza della cosiddetta energia “perversa” si pungeranno i punti 1 Rn, 7 Rn, 67 V [V=vescica], se invece la causa sarà da origine “interna” sarà utile la puntura del punto 3 Rn[R=Rene]. 
meridiano curioso TOU MO
Se invece la lombalgia esordisce con dolori mediani superficiali dolenti squisitamente alla palpazione (spesso limitati a due o tre vertebre) penseremo al meridiano “curioso” TOU MO : i sintomi quando è interessato il TOU MO possono essere anche accompagnati da rigidità, a volte febbre, incontinenza urinaria, cefalea o nucalgia. Il trattamento è complesso ma efficacissimo!
Nelle lombalgie dell’ articolazione sacro-iliaca le eziologie sono di tre tipi: interessamento del Meridiano Tendino-muscolare della VB (=Vescica Biliare) o del Meridiano principale del VB(=Vescica Biliare) o del Meridiano Tendino-muscolare del Rn(=Rene). Nel primo caso il dolore sarà recente, vivo con localizzazione  alla parte superiore della articolazione sacroiliaca con irradiazioni fra coccige e trocantere, dovuti a energia “perversa” VENTO. Nel secondo caso (meridiano principale di VB) la  energia” perversa “saranno il VENTO e l’UMIDITA’ e i sintomi caratteristici quelli interessanti la VB(Vescica Biliare) come bocca amara, vertigini, sensazione di testa piena, crampi, turbe digestive.
Quando è interessato il Meridiano tendino-muscolare del Rn il dolore sarà localizzato alla parte inferiore della sacro-iliaca con associazione di dolori paravertebrali o dolori della faccia interna della coscia.
meridiano milza
Se poi le lombalgie si presentano come dolori A CINTURA o A BARRA, in primis, saranno altri due meridiani “curiosi” ad essere implicati : il primo è  lo TCHONG MO con dolori a barra a livello della IV lombare, disturbi intestinali e nella donna spesso disturbi mestruali. Il trattamento tanto raffinato quanto efficace prevede la cosiddetta “apertura” con il punto di apertura del meridiano curioso [in questo caso il 4 RT(RT= Milza]e i punti di “tonificazione “ del Rn (=rene). 
Il secondo è il TAE MO con dolori a cintura a livello della  2- 3 lombare, intermittenti, con rilasciamento muscolare (il paziente prende delle storte al malleolo e sente debolezza alle ginocchia), e altri probabili  segni di interessamento del meridiano distinto di Rn(=Rene) quali tonsilliti. Anche qui “si apre” il meridiano curioso TAE MO con il punto ouverture , il 41 VB (VB=vescica biliare), , la tonificazione dello E (E=stomaco) e di tonificazione , in sede opposta, del Rene Yang .
Spesso nella mia lunga pratica ho constatato che laddove la medicina di maggioranza (come la chiamo io) fallisce, l’ AGOPUNTURA è una vera e propria efficace alternativa terapeutica o meglio ancora il primo trattamento medico da consigliare al paziente con lombalgia. L’ effetto può essere già di per sé esaustivo. Allorquando  il medico ritenga di associare un rimedio omeopatico (di caso in caso) quest’ ultimo potenzierà l’ effetto di guarigione senza contrastare l’ Agopuntura medesima a differenza di alcuni farmaci allopatici che, oltre ad avere effetti collaterali potenziali anche pericolosi, possono inibire o rallentare l’ effetto degli aghi.
aconitum napellus
Anche in  OMEOPATIA non esiste la lombalgia ma esiste il MALATO LOMBALGICO: quindi terapia con rimedio personalizzato. Centinaia e centinaia sono i rimedi. Rammentiamone qualcuno. Il rimedio (e quindi il paziente)  CHAMOMILLA sarà intollerante al dolore, accentuato dall’ agitazione , piange, il dolore si accompagna a sensazione di intorpidimento. Le modalità sue proprie sono: l’ aggravamento per il calore , a partire dalle 21 e sino la mattina, con lateralità, di solito, sinistra. Il paziente che necessita invece NUX VOMICA è un tipo irritabile, nervoso, con dolori variabili con sensazione di intorpidimento , aggravamento per il freddo, dopo immobilità, miglioramento col calore, durante la immobilità. Spesso sono presenti altri sintomi, di natura digestiva. La lombalgia di  ACONITUM  generalmente   avviene dopo l’ esposizione al vento freddo e secco: dolore acuto, intollerabile, con agitazione estrema e paura della morte. Dolore accompagnato da formicolii, polso pieno rapido duro. Le modalità di Aconitum sono : aggravamento di notte,  coricato  sul lato malato, migliorato dal riposo.
CIMICIFUGA quando è interessata la radice nervosa, dolore acuto e intollerabile, tremori diffusi, fibrillazioni muscolari a distanza (per esempio sul viso), ipo o ipersensibilità di una metà del corpo, lipotimia.  BRYONIA aggraverà per ogni sia pur piccolo movimento, dal calore, migliora col riposo e con la pressione forte sulla parte dolente. I dolori sono pungenti , in un tipo muscoloso, con carattere attivo ed irritabile, soggetto a collere. La sciatica di PHYTOLACCA è lungo la faccia esterna della coscia , della gamba e irradiazione  sino al V dito del piede. Aggravato dal movimento e dalla pressione , di notte, col tempo umido. Migliora con il riposo, per l’ applicazione locale di calore. Il dolore è accompagnato da sensazioni di scariche elettriche. MERCURIUS SOLUBILIS peggiora col movimento, migliora col riposo; aggrava la sera e la notte, migliora la mattina e all’ aria aperta. Dolori tiranti  con grande sensazione di calore; si accompagnano sintomi digestivi, con alitosi, disturbi dentari, suda soprattutto di notte e il sudore aggrava i dolori. VISCUM ALBUM è caratterizzato da una grande prostrazione; sciatica bilaterale con dolori atroci, come se i muscoli fossero storti e con sensazione di avere pinze calde sui muscoli stessi. Le gambe sono pesanti come un piombo; aggravamento dal tatto, al minimo movimento. Miglioramento con il riposo.
RHUS  TOXICODENDRON migliora col movimento e peggiora col riposo, continua a  cambiare  posizione, non può stare  a letto, migliora con il  caldo  secco, aggrava col freddo soprattutto umido, i dolori sono di tipo tirante, con irradiazioni a livello sacrale; soprattutto notturni verso mezzanotte; diramazioni   a livello lombare, aggravati dalla posizione supina, migliorati dallo stare coricato su qualcosa di duro e dal movimento.
La sciatica sopravviene spesso dopo aver preso freddo, dopo essersi bagnato alla pioggia. DULCAMARA  migliora col movimento, peggiora col riposo: soggetto che soffre in modo assoluto del tempo umido; la lateralità sinistra è molto marcata Dulcamara è soprattutto un rimedio muscolare, Rhus toxicodendron soprattutto un rimedio fibroso. COLOCYNTHIS ha una posizione caratteristica disteso sul lato colpito rannicchiato  che lo migliora; migliora flettendosi, con la pressione, la crisi dolorosa è nettamente aggravata da un accesso di collera.