Anche l’ OMEOPATIA
ha un bagaglio di tutto rispetto per affrontare
il problema della cefalea tensiva o meglio per curare il paziente cefalgico.
La diagnosi classica
, sia pur indispensabile in fase iniziale, perde il suo valore pratico perché
bisogna esaminare e studiare il paziente nelle sue modalità generali, reattive,
personali.
Le domande che si
pongono, in effetti, sono:
dove è localizzato il dolore? A destra, a sinistra,
sulla fronte, alle tempie, a livello della nuca, al vertice della testa? Quale
è il tragitto del dolore? Da davanti all’ indietro o viceversa, va da una parte
all’altra?
Si studia anche la caratteristica del dolore : come se la testa scoppiasse, dolore battente,
bruciore, come una puntura, un coltello, come se avesse un benda stretta? A che
ora inizia la crisi? Quali sono le condizioni di miglioramento o di
aggravamento del mal di testa: la posizione coricata o in piedi, il movimento o
l’immobilità, l’ alimentazione, il freddo e il caldo?
In quali circostanze la
crisi insorge: in relazione al mestruo, a causa di certi alimenti o eccessi
dietetici, in seguito a contrarietà ed arrabbiature, ad emozioni?
Quali altri
sintomi accompagnano la crisi: nausea, vomito, acidità, disturbi visivi? Quale
è il comportamento durante la crisi: ipersensibilità, agitazione, abbattimento?
Nux Vomica |
Nux Vomica spesso
avrà mal di testa frontale al risveglio, dopo indigestione o pranzo abbondante
o eccesso d’ alcool. L’ ansia irritabile è il carattere fondamentale.
Lycopodium avrà cefalea diffusa principalmente
a destra soprattutto dopo aver assunto
alcuni alimenti (cipolla,ostriche), con una aggravamento dei suoi sintomi verso sera, forse perché mentre il giorno
declina la forza vitale diminuisce: il suo nucleo è proprio la decadenza dell’
Io (prof. B.Granata).
Pulsatilla avrà
dolore frontale con sintomatologia variabile, grande emotività migliorata dall’
aria aperta e dalla consolazione. Il suo nucleo è l’ insicurezza. Iris Versicolor è sempre accompagnato da nausea e vomito e caratteristici sono i
disturbi visivi che precedono la crisi.
Sanguinaria è accompagnata
da dolore congestivo, rossore del viso ed acidità gastrica; il dolore, in
genere, parte dalla nuca e si irradia verso l’orecchio destro.
Kalium Bichromicum ha un caratteristico dolore frontale con vomito molto acido associato spesso
una sinusite frontale.
Cyclamen |
Gelsemium ha l’
impressione di avere un peso sulla testa e la nuca con visione offuscata o
diplopia: rimedio che viene definito come il “grande paralizzatore” per
sottolineare la debolezza e il tremore che corrono attraverso tutto il rimedio.
Cyclamen vede mosche
davanti agli occhi e il mal di testa può
essere preceduto da vertigine.Aggravata dall’ aria aperta è soprattutto
indicato nelle giovani donne che hanno cefalea in concomitanza del mestruo;
soggetto ossessivo, iperscrupoloso.
Arnica presenta un
caratteristico dolore contusivo , come se fosse stato “pestato” e massacrato.
D’ altro canto il nucleo di questo rimedio fa sì che sia il medicamento dei
traumi in senso lato.
Rhus Toxicondendron |
Rhus Toxicodendron ha dolori che si irradiano dalla nuca , aggravati dalla immobilità, la notte,
con beneficio dal massaggio. Grande medicamento per la cefalea tensiva, quando
i sintomi corrispondono: il suo nucleo essenziale è l’agitazione senza requie
che domina sia l’ aspetto psichico sia quello fisico.
Actea Racemosa ha
dolori che si irradiano con contratture muscolari a livello nucale: le vertebre
sono molto sensibili alla palpazione. E’ anche ottimo medicamento in caso di
torcicollo o dolori dovuti all’ artrosi cervicale.
Ignatia è dominata
dalle emozioni che provocano la cefalea
che inizia bruscamente, con
sensazione di avere un chiodo in testa; il suo nucleo è dominato dalla
ipersensibilità contraddittoria che domina tutto il quadro psicoemotivo e
fisico del paziente e quindi del rimedio.
Argentum Nitricum
avrà la sensazione di avere la testa ingrossata con desiderio di avere il capo
ben stretto da una benda. Il suo nucleo è la irrequietezza oscillante che
domina il quadro in generale: frettoloso, nervoso, pieno di paure è un agitato
che vuole l’ aria aperta, desidera cibi e bevande fredde, con dolori
soprattutto notturni.
Kalium Phosphoricum avrà una cefalea tensiva che muove soprattutto dopo un eccesso di lavoro che
insorge la sera e con localizzazione
preferenziale in fronte: si dice che sia il rimedio adatto agli studenti che si
impegnano molto nello studio.
Belladonna avrà un
viso congesto caldo rosso con dolori cefalici battenti accompagnati da
sudorazione. Il suo nucleo è la violenza improvvisa che si manifesterà, quindi,
anche nel caso della cefalea: pulsazioni, irritabilità, ipersensibilità alla
luce e ai rumori.
Chamomilla |
Chamomilla sarà
dominata nella tipologia del dolore cefalico da suo nucleo fondamentale che è
l’irritabilità aggressiva: incapacità di sopportare il dolore, intorpidimento a
livello cefalico, intollerante al vento che l’ aggrava, impaziente e peggiora alla minima contrarietà.
Dulcamara |
Dulcamara, il cui
nucleo può essere riassunto nella massima “il male dell’umidità”, ha dolore
scatenato in primis dal clima umido e dalla pioggia.
Aconitum presenterà dolore
scatenato in primis dal vento secco: il suo nucleo è l’ improvviso. I dolori
sono intollerabili, con vertigine spesso soprattutto alzandosi dal letto:
l’inquietudine e la paura, l’ agitazione, l’ incapacità di stare fermi
caratterizzano il rimedio sia sul piano fisico sia sul piano psichico.
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