giovedì 20 agosto 2015

Omeopatia e cefalea di tipo tensivo

Anche l’ OMEOPATIA ha un bagaglio di tutto rispetto per affrontare  il problema della cefalea tensiva o meglio per curare il paziente  cefalgico.
La diagnosi classica , sia pur indispensabile in fase iniziale, perde il suo valore pratico perché bisogna esaminare e studiare il paziente nelle sue modalità generali, reattive, personali.
Le domande che si pongono, in effetti, sono
dove è localizzato il dolore? A destra, a sinistra, sulla fronte, alle tempie, a livello della nuca, al vertice della testa? Quale è il tragitto del dolore? Da davanti all’ indietro o viceversa, va da una parte all’altra? 
Si studia anche la caratteristica del dolore : come  se la testa scoppiasse, dolore battente, bruciore, come una puntura, un coltello, come se avesse un benda stretta? A che ora inizia la crisi? Quali sono le condizioni di miglioramento o di aggravamento del mal di testa: la posizione coricata o in piedi, il movimento o l’immobilità, l’ alimentazione, il freddo e il caldo? 
In quali circostanze la crisi insorge: in relazione al mestruo, a causa di certi alimenti o eccessi dietetici, in seguito a contrarietà ed arrabbiature, ad emozioni? 
Quali altri sintomi accompagnano la crisi: nausea, vomito, acidità, disturbi visivi? Quale è il comportamento durante la crisi: ipersensibilità, agitazione, abbattimento?
Nux Vomica
Nux Vomica spesso avrà mal di testa frontale al risveglio, dopo indigestione o pranzo abbondante o eccesso d’ alcool. L’ ansia irritabile è il carattere fondamentale.
Lycopodium avrà cefalea diffusa principalmente a destra soprattutto  dopo aver assunto alcuni alimenti (cipolla,ostriche), con una aggravamento dei suoi sintomi  verso sera, forse perché mentre il giorno declina la forza vitale diminuisce: il suo nucleo è proprio la decadenza dell’ Io (prof. B.Granata).
Pulsatilla avrà dolore frontale con sintomatologia variabile, grande emotività migliorata dall’ aria aperta e dalla consolazione. Il suo nucleo è l’ insicurezza. Iris Versicolor è sempre accompagnato da nausea e vomito e caratteristici sono i disturbi visivi che precedono la crisi.
Sanguinaria è accompagnata da dolore congestivo, rossore del viso ed acidità gastrica; il dolore, in genere, parte dalla nuca e si irradia verso l’orecchio destro.
Kalium Bichromicum ha un caratteristico dolore frontale con vomito molto acido associato spesso una sinusite frontale.
Cyclamen
Gelsemium ha l’ impressione di avere un peso sulla testa e la nuca con visione offuscata o diplopia: rimedio che viene definito come il “grande paralizzatore” per sottolineare la debolezza e il tremore che corrono attraverso  tutto il rimedio.
Cyclamen vede mosche davanti agli occhi  e il mal di testa può essere preceduto da vertigine.Aggravata dall’ aria aperta è soprattutto indicato nelle giovani donne che hanno cefalea in concomitanza del mestruo; soggetto ossessivo, iperscrupoloso. 
Arnica presenta un caratteristico dolore contusivo , come se fosse stato “pestato” e massacrato. D’ altro canto il nucleo di questo rimedio fa sì che sia il medicamento dei traumi in senso lato.
Rhus Toxicondendron
Rhus Toxicodendron ha dolori che si irradiano dalla nuca , aggravati dalla immobilità, la notte, con beneficio dal massaggio. Grande medicamento per la cefalea tensiva, quando i sintomi corrispondono: il suo nucleo essenziale è l’agitazione senza requie che domina sia l’ aspetto psichico sia quello fisico.
Actea Racemosa ha dolori che si irradiano con contratture muscolari a livello nucale: le vertebre sono molto sensibili alla palpazione. E’ anche ottimo medicamento in caso di torcicollo o dolori dovuti all’ artrosi cervicale.
Ignatia è dominata dalle emozioni che provocano la cefalea  che inizia bruscamente, con  sensazione di avere un chiodo in testa; il suo nucleo è dominato dalla ipersensibilità contraddittoria che domina tutto il quadro psicoemotivo e fisico del paziente e quindi del rimedio.
Argentum Nitricum avrà la sensazione di avere la testa ingrossata con desiderio di avere il capo ben stretto da una benda. Il suo nucleo è la irrequietezza oscillante che domina il quadro in generale: frettoloso, nervoso, pieno di paure è un agitato che vuole l’ aria aperta, desidera cibi e bevande fredde, con dolori soprattutto notturni.
Kalium Phosphoricum avrà una cefalea tensiva che muove soprattutto dopo un eccesso di lavoro che insorge la sera  e con localizzazione preferenziale in fronte: si dice che sia il rimedio adatto agli studenti che si impegnano molto nello studio.
Belladonna avrà un viso congesto caldo rosso con dolori cefalici battenti accompagnati da sudorazione. Il suo nucleo è la violenza improvvisa che si manifesterà, quindi, anche nel caso della cefalea: pulsazioni, irritabilità, ipersensibilità alla luce e ai rumori.
Chamomilla
Chamomilla sarà dominata nella tipologia del dolore cefalico da suo nucleo fondamentale che è l’irritabilità aggressiva: incapacità di sopportare il dolore, intorpidimento a livello cefalico, intollerante al vento che l’ aggrava, impaziente  e peggiora alla minima contrarietà.
Dulcamara
Dulcamara, il cui nucleo può essere riassunto nella massima “il male dell’umidità”, ha dolore scatenato in primis dal clima umido e dalla pioggia. 
Aconitum presenterà dolore scatenato in primis dal vento secco: il suo nucleo è l’ improvviso. I dolori sono intollerabili, con vertigine spesso soprattutto alzandosi dal letto: l’inquietudine e la paura, l’ agitazione, l’ incapacità di stare fermi caratterizzano il rimedio sia sul piano fisico sia sul piano psichico.

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