Le malattie della
pelle sono di solito curate in modo oltremodo efficace dall’omeopatia anzitutto
perché viene rispettato il carattere “esonerativo” che esse hanno nel quadro
generale dell’ organismo.
La medicina di
maggioranza infatti applica, nei confronti delle malattie cutanee, un tipo di terapia essenzialmente
repressivo tanto che il farmaco usato è per lo più il cortisone (o i suoi
derivati). Sotto l’ azione del cortisone la maggior parte della sintomatologia consistente
in gonfiore, prurito, eruzioni vescicolari, papulose o pustolose in generale
migliorano, almeno inizialmente. In questo modo però la malattia non viene
curata ma soltanto attenuata , repressa, mascherata. Spesso le recidive sono
frequenti e sempre più difficili da trattare con i farmaci tradizionali e si va
incontro a una vera e propria cronicizzazione. Nei casi peggiori, invece,la
malattia scompare dalla pelle ma si approfondisce nell’ interno. Guarisce solo
in apparenza, per esempio, sparisce l’ eczema e compare l’ asma, guarisce la
crosta lattea e compare una enterite, guarisce l’ acne e compare la cefalea.
In Omeopatia,
invece, le alterazioni cutanee non sono viste solo e sempre come “malattia” ma
come una manifestazione dello squilibrio dell’organismo che deve essere corretto. I disturbi della
pelle sono sintomi locali di una malattia generale.
Come, perciò, non esistono
in Omeopatia rimedi specifici per questo o quell’ organo, così non esisteranno
nemmeno per la pelle. Vi sono, però, farmaci omeopatici che, per la loro peculiarità
di “esteriorizzazione”, soprattutto “psorici” (vedere pot sui miasmi), sono
maggiormente indicati, sempre, ovviamente in accordo con la “similitudine
“generale dell’ azione : ricorderemo sempre l’ aforisma più importante dell’
Omeopatia è quello che afferma “similia similibus”.
Sulphur |
Sulla base di queste
premesse, il medico omeopata, dopo aver esaminato e indicato la localizzazione delle
manifestazioni dermatologiche (in fronte, sul mento, sul torace…), l’ aspetto della
manifestazione cutanea ( piccola, grande , foruncoli..?), il contesto del
paziente (pubertà, disturbi ormonali,menopausa,
disturbi digestivi, ecc.. ?) l’ aspetto psico-emotivo (nervoso, agitato,
depresso, ecc..?) deciderà per il rimedio unico che copra la area energetica
del paziente medesimo. Le malattie della pelle, dall’ eczema e dalle dermatiti sino alle più complesse come la psoriasi e le malattie classificate come
malattie dermatologiche psico-cutanee (con i relativi stati ansiosi di
interesse dermatologico), hanno una
indicazione precisa di trattamento.
Silicea |
E, come detto più volte, non trattando la
malattia (dermatologica) bensì curando
il malato (dermatologico) l’ omeopata, alla ricerca del “simillimum”, avrà a
disposizione un armamentario terapeutico imponente ed efficacissimo.
Menzioniamo solo qualche rimedio utilizzabile:
Thuja |
dall’ Arsenicum album (nucleo: l’ angoscia corrosiva) al
Sulphur (nucleo: la luce che riscalda), al Rhus toxicodendron (nucleo: l’
agitazione senza requie), alla Silicea (nucleo: la mancanza di nerbo ), alla
Graphites (nucleo : la depressione abulica), allo Psorinum (nosodo
antipsorico), alla Staphysagria ((nucleo: la mortificazione), alla Thuja
(nucleo: la proliferazione torpida), alla famiglia dei Kali: Kali iodatum o
Kali Bromatum ..all’ Apis (il rimedio ..edematoso..senza sete..), al Petroleum
(il paziente molto ansioso, che peggiora d’ inverno) alla Sepia (nucleo:la luce nera..) all’ Hepar
Sulphuris (nucleo: il fuoco sommerso..) e molti molti altri…
Hepar sulphuris |
Ma, un consiglio:
non cercate di “indovinare” il rimedio. Rivolgetevi a un omeopata preparato ed
esperto. Sarà complicato pure per lui trovarvi
il rimedio giusto, il similllimum, ma se riuscirà guarirete in modo
“sorprendente” (sorprendente per
gli altri medici allopati , ovviamente, non per gli omeopati!).
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