Un caso clinico
(pubblicazione
autorizzata dalla paziente sig.na Luigia
di Milano, 21 anni, studentessa universitaria di Giurisprudenza)
Viene a
consultazione (l’ antivigilia dell’ anno nuovo: martedi 30 dicembre 2014 alle ore 19) perché
non vuole assumere a scopo curativo la
pillola estro-progestinica prescritta dalla sua ginecologa, per gli
innumerevoli effetti collaterali e controindicazioni. D’altro canto il padre
sessantenne è affetto da vasculopatia
cerebrale e la madre è ipertesa. Figlia unica, Luigia mi consulta su consiglio
di una sua amica da me visitata due anni prima e che sta tuttora bene. Vuole la
prescrizione di una terapia omeopatica: non vuole essere sottoposta a terapia
con agopuntura (come la sua amica) percé “...ho paura degli aghi”.
La diagnosi
formulata dalla specialista ginecologa è stata: “dismenorrea primaria “.Dalla
età di 15 anni per contrastare i dolori assume ogni mese in più
somministrazioni, prima e durante il ciclo, farmaci antiinfiammatori non
steroidei con scarso o nullo beneficio ma
disturbi collaterali a livello gastrico. In effetti riferisce disturbi
mestruali consistenti in: mestrui irregolari, ogni 35 -40 giorni,con dolori intensi tipo colica
(“ mi devo piegare in avanti e sto meglio con il calore”) con sensazione di
brividi; peggiora se il clima è umido, prima che arrivi il temporale (“..lo
sento arrivare..”); “due anni fa ho avuto una interruzione del mestruo per 8
mesi” “la ginecologa mi ha detto che non c’ è relazione ma io ho notato che è
avvenuta dopo che in montagna fui sorpresa da un acquazzone e mi bagnai molto
soprattutto i piedi” Il menarca (prima mestruazione) è arrivato tardi a quasi
15 anni.“quando non sto bene se si avvicina qualcuno a ...coccolarmi, mi
sembra di stare meglio “(migliora con la consolazione) .
Soggetto gentile,
elegante si presenta a consultazione un po’ timida: “sono un tipo emotivo, ho sbalzi d’ umore anche repentini“. Piange facilmente e si emoziona spesso
per un nonnulla “quando non sto bene i
miei disturbi peggiorano se la camera é
calda, anche se sono freddolosa”; la
ragazza, però, migliora muovendosi all’ aria aperta; riferisce di non avere quasi mai sete; soffre il caldo e il freddo;
fa fatica “ad ingranare la mattina...sono un po’ torpida” migliora verso sera
però i “disturbi legati al mestruo peggiorano la sera, al crepuscolo”.
La visito: l’ esame
obiettivo generale e l’ esame neurologico (essendo specialista in neurologia lo
effettuo sempre ai miei pazienti) non rilevano nulla di significativo.
Controllo gli esami emato-chimici (nella norma) e la prescrizione della
ginecologa (la classica pillola estro progestinica a base di gestodene mg.0,075
ed etinilestradiolo mg. 0,02). Noto un particolare curioso: una mano si
presenta calda (la destra) l’ altra, al tatto fredda: chiedo se questo fatto
sia occasionale ma Luigia, invece, mi dice che é una costante e non sa
spiegarsi il motivo. Come dorme? “ Ho un sonno agitato, mi dicono che durante
il sonno parlo e mi muovo spesso, a
volte urlo” Per caso ha qualche sogno ricorrente? “Si, sogno spesso dei gatti,
non so come mai…e anche dei campi fioriti”; noto , poi, all’ispezione, la
presenza di una vena varicosa sulla safena destra.
Prima del mestruo
riferisce “mal di testa, su tutta la testa che però va via da sé quando inizia
il deflusso del sangue” Ha difficoltà digestive soprattutto quando mangia “cibi
grassi, dolci” e sensazione di bocca
amara al risveglio.“ Spesso bruciori e
sensazione di peso allo stomaco un paio d’ ore dopo i pasti”;”non digerisco le
cipolle”.
Nella storia della
giovane si rammentano episodi di otite catarrale, congiuntivite e un orzaiolo alla palpebra superiore destra
l’ anno precedente la consultazione che è scomparso solo dopo sei mesi;
appendicectomia alla età di 10 anni. A questo punto dopo aver “estrapolato” i
sintomi più peculiari e caratteristici presentati da Luigia studio l’ area
energetica e individuo come “nucleo” essenziale della paziente la “instabilità
psicoemotiva e fisica” da cui discende la sintomatologia sia sul versante
fisico sia su quello emotivo.
La scelta del
rimedio va su Pulsatilla. Prescrizione : Pulsatilla 30 CH granuli: 3 granuli da
sciogliere sotto la lingua tre volte la settimana per quattro settimane. Pulsatilla
è della famiglia delle Ranuncolaceae ed ha molti sinonimi in letteratura
omeopatica: Pulsatilla pratensis,anemone pratensis, fiore della Pasqua, fiore
del vento, Pasque flore, Wind flore. E’ una pianta che cresce nelle regioni
temperate d’ Europa: in omeopatia si utilizza la pianta fresca raccolta al
momento della fioritura (in primavera) e messa a macerare in alcool e poi
seguendo il procedimento di preparazione classico dell’ omeopatia estraendone
il granulo o le gocce terapeutiche.
II consultazione (
mercoledi 28 gennaio 2015 ore 17):”.. Non posso crederci per la prima volta non
ho avuto dolori forti col mestruo…come mai?” così ha esordito Luigia tutta
sorridente. Ma mi dica come va in genere? “Dormo meglio, sono più serena…forse
perché sto meglio” Ha avuto qualche disturbo in questo mese e quello che mi
aveva riferito per telefono che evoluzione ha avuto ? “Si, una cosa strana, erano
anni che non soffrivo più di asma e dopo dieci giorni che prendevo i granuli mi
è ricominciata l’ asma. Si ricorda che le avevo telefonato? “In effetti Luigia
mi aveva chiamato preoccupatissima perché “quei granuli che mi ha dato mi han
fatto venire fuori l’ asma, respiro a fatica, non riesco a stare coricata, ho
affanno”. Le avevo risposto: “Non si preoccupi, le spiegherò quando ci
rivedremo. Vedrà che se il sintomo dura solo due tre giorni e scompare è buon
segno. Se permanesse mi richiami”. Luigia non mi richiamò: l’ asma come era
arrivata , così se ne era andata. Era un “vecchio sintomo” che era riapparso
una volta prescritto il “simillimum” : segno favorevole. Guai sopprimerlo con
farmaci allopatici! Si sarebbe interrotto l’ iter terapeutico omeopatico.
Prescrizione : Pulsatilla 200 CH dose unica una monodose da ripetere dopo 15
giorni.
III consultazione :
mercoledi 29 aprile 2015 ore 15.45: Luigia è accompagnata dalla mamma (medico)
che esordisce in questo modo “dottore
sono una collega, io non ho mai creduto nell’ omeopatia ma indubbiamente Luigia
sta bene…sarà un effetto placebo ?“ Le rispondo “Fa bene a non “credere” nell’Omeopatia
: non è un credo religioso l’ Omeopatia
è un’ arte medica, è medicina. La pensi come vuole; sta di fatto che le cure
specialistiche varie di tipo allopatico non hanno funzionato con sua figlia, l’
Omeopatia sta funzionando, tragga Lei le conseguenze” “E Lei, Luigia, cosa mi
dice?“ mi rivolgo alla ragazza. “Dottore sto bene; non ho più avuto mal di
pancia né mal di testa per le mestruazioni, dormo meglio, mi sembra di digerire
meglio, sono contenta…grazie!”
Prescrizione: Pulsatilla
1000 K unica dose da ripetere x tre volte ogni 15 giorni. Aspetto Luigia a ottobre
(salvo novità nel frattempo) per un controllo…
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