Hahnemann classificò, con
i criteri del suo tempo, le modalità patologiche reazionali –esistenziali in
categorie che, se ne cambiamo il nome secondo la terminologia fisiopatologica
moderna, sono vere anche oggi e costituiscono una prova impressionante della grandissima genialità di questo medico
di più di duecento anni fa.
Hahnemann chiamò dunque i MIASMI:
PSORA (che significa scabbia), SICOSI (gonorrea )e SIFILIDE.
Per PSORA Hahnemann intendeva la
malattia universale, diffusa, ubiquitaria, la cui presenza costituisce il
fondamento e il requisito perché tutte le altre malattie possano manifestarsi .
Oggi si potrebbe definire genericamente una
meiopragia, una disreattività intesa nel senso di una incapacità a
reagire in modo adeguato a stimolazioni di qualsiasi genere. In poche parole
una diatesi (=predisposizione ad ammalarsi) disergica/ipoergica (Granata). Le allergosi,
la sindrome ansioso-depressiva, tutti i disturbi con caratteristiche
di alternanza entrano, per esempio, in questa categoria.
La SICOSI era stata definita da Hahnemann in
questo modo perché egli aveva osservato le proliferazioni genitali dei malati di gonorrea, le loro secrezioni
torpide; e anche qui traducendo nella terminologia scientifica
moderna si parla di diatesi disreattiva-produttiva , cioè della
tendenza organica a reagire agli stimoli mediante una iperproduzione e
neoformazione di tessuto . Siamo nel campo della ritenzione idrica-cellulite-,
dei tumori, delle neoformazioni, per esempio. Sul versante
psichico pensiamo alla iperproduzione di pensieri che possono condurre anche
alle manifestazioni deliranti.
La terza DIATESI, quella della SIFILIDE, era stata suggerita a
Hahnemann dalla osservazione dei
fenomeni distruttivi provocati dalla sifilide nei suoi stati avanzati. Anche
qui basta tradurre il concetto in quello di diatesi disreattiva-necrotica per
averne una descrizione che a distanza di secoli rimane valida. Tutte le
manifestazioni necrotico-ulcerative, la
depressione autodistruttiva, la malinconia patologica,
sono esempi di manifestazioni sifilitiche o luetiche in senso miasmatico.