In Cina durante una seduta di agopuntura |
Ad esempio una polmonite che viene classificata dalla
medicina classica come dovuta ad una infezione da
pneumococchi sarà guarita, giustamente ,dalla penicillina, a prescindere dallo squilibrio energetico del paziente; la stessa polmonite guarirà con un rimedio di omeopatia o con l’ agopuntura non appena sbloccati gli ingorghi, l’ energia vitale nel paziente possa riprendere il suo equilibrio.
pneumococchi sarà guarita, giustamente ,dalla penicillina, a prescindere dallo squilibrio energetico del paziente; la stessa polmonite guarirà con un rimedio di omeopatia o con l’ agopuntura non appena sbloccati gli ingorghi, l’ energia vitale nel paziente possa riprendere il suo equilibrio.
Nell’ agopuntura
non si somministra alcuna energia additiva mediante l’ affissione degli aghi:
l’ azione è quella di riequilibrare il flusso dell’ energia nei meridiani
principali vitali,” disperdendo”, ove esista, un plus patologico e” tonificando”, ove esista, al contrario, un minus altrettanto patologico.
Nell’ omeopatia ,
l’ input energetico, rappresentato dal rimedio
, deve elidere l’ input patologico , rappresentato dalla malattia, uguale ma di
segno opposto; l’ atto finale, cioè la guarigione, è costituito dal
riequilibrio energetico del paziente.
Questa è la
sostanziale differenza tra la medicina classica,fondata sulla
farmaco-clinica ,e la medicina
energetica, fondata sull’ azione dei rimedi omeopatici , o di input fisici, che
hanno come scopo quello di riequilibrare un organismo che,
proprio perché squilibrato, è entrato nel tunnel della malattia.
Questi metodi terapeutici non sono “propri in sé” , nel
senso che non hanno , di per sé,una qualsiasi capacità o una qualsiasi
efficacia : un ago non ha proprietà terapeutiche, se non inserito in un punto
energeticamente sensibile e dove esista una condizione patologica di
squilibrio.
Un rimedio di omeopatia non agisce se non è “simile” al paziente; l’ atto terapeutico
risulta da una sinergia contrapposta fra due simili , il cui risultato è l’
elisione.
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