sabato 30 aprile 2016

Agopuntura e arti marziali

Nella pratica delle arti marziali non si può prescindere dalla ricerca e dallo studio del TCHI (termine cinese) o KI (termine giapponese).
Il TCHI o Ki è l’ Energia e non solo. Il termine KI, secondo il Maestro Tokitsu, è frequente nella lingua giapponese e nella cultura nipponica. E’ intimamente presente, ancorato alla loro sensibilità, una evidenza che sfugge alla riflessione speculativa.
..Il KI è come l’ aria... Nel Karate, nel Kendo, nell’ Aikido si ha a che fare col TCHI o KI. Alcuni esercizi di preparazione  vanno a incidere sulla  sensibilizzazione generale dei Meridiani (di Agopuntura). Questi esercizi sono finalizzati a esercitare il cosiddetto   SHOSHUTEN o piccolo circuito celeste secondo la dizione giapponese. In questo il  TCHI o KI percorre la superficie della parte alta del corpo ne segue la linea centrale scendendo dalla sommità del capo al coccige e poi risale. 
Meridiano Tou Mo
E’ fondamentalmente il percorso del meridiano curioso TOU MO che si ricollega al suo gemello JENN MO, il primo dorsale, il secondo ventrale. Gli effetti benefici di questo esercizio sono noti da molto tempo. Si avrà una attivazione e stimolazione positiva e correzione e rinforzo della colonna vertebrale e dei muscoli dorsali. Nella pratica dell’ arte marziale si sperimenta la coscienza del KI o TCHI, termine che designa un livello di realtà difficilmente tangibile ma onnipresente, un fenomeno energetico universale. Non si può prescindere dallo studio e dalla percezione della sensibilità del TCHI o  KI perché l’ arte marziale, il Karate, il Kendo, l’ Aikido possano divenire una pratica che vada oltre la  corporeità  per divenire una pratica spirituale che non ha confini di età.

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