Nella
pratica delle arti marziali non si può prescindere dalla ricerca e dallo studio
del TCHI (termine cinese) o KI (termine giapponese).
Il
TCHI o Ki è l’ Energia e non solo. Il termine KI, secondo il Maestro Tokitsu, è
frequente nella lingua giapponese e nella cultura nipponica. E’ intimamente
presente, ancorato alla loro sensibilità, una evidenza che sfugge alla
riflessione speculativa.
..Il
KI è come l’ aria... Nel Karate, nel Kendo, nell’ Aikido si ha a che fare col TCHI
o KI. Alcuni esercizi di preparazione vanno
a incidere sulla sensibilizzazione generale
dei Meridiani (di Agopuntura). Questi esercizi sono finalizzati a esercitare il
cosiddetto SHOSHUTEN o piccolo circuito
celeste secondo la dizione giapponese. In questo il TCHI o KI percorre la superficie della parte
alta del corpo ne segue la linea centrale scendendo dalla sommità del capo al
coccige e poi risale.
Meridiano Tou Mo |
E’ fondamentalmente il percorso del meridiano curioso TOU
MO che si ricollega al suo gemello JENN MO, il primo dorsale, il secondo
ventrale. Gli effetti benefici di questo esercizio sono noti da molto tempo. Si
avrà una attivazione e stimolazione positiva e correzione e rinforzo della
colonna vertebrale e dei muscoli dorsali. Nella pratica dell’ arte marziale si
sperimenta la coscienza del KI o TCHI, termine che designa un livello di realtà
difficilmente tangibile ma onnipresente, un fenomeno energetico universale. Non
si può prescindere dallo studio e dalla percezione della sensibilità del TCHI
o KI perché l’ arte marziale, il Karate,
il Kendo, l’ Aikido possano divenire una pratica che vada oltre la corporeità
per divenire una pratica spirituale che non ha confini di età.
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