lunedì 7 marzo 2016

Una chicca omeopatica: Interpretazione di China

Per i palati più raffinati che seguono il blog mi piace evidenziare alcune considerazioni di omeopatia “mistica” tratte da un testo ormai quasi introvabile di un autore misterioso che, come usava definirsi allorquando gli chiedevano chi fosse e da dove venisse, rispondeva ..: “..ho vissuto per due generazioni in Oriente, come donna e come Samurai…Nel Cenacolo esseno ho conosciuto il Maestro GESU’ e poco tempo dopo ho combattuto in Terra Santa come Templare…”
Il primo rimedio sperimentato da HAHNEMANN fu CHINA. Per studiare bene un rimedio si devono prendere in considerazione due aspetti: quello tossicologico che dà informazioni sui sintomi e quello della essenza che fornisce informazioni sul nucleo psichico dell’ individuo. Relativamente al nucleo psichico di CHINA tutti gli Autori concordano nel considerare CHINA come una persona “tutto fumo e niente arrosto”, con tanti progetti mentali ma con poca realizzazione, incapace di compensare le perdite fisiche e morali, che crea castelli in aria per ridotto controllo del pensiero logico. Secondo Masi l’ individuo China ha rifiutato di essere un elemento secondario al pensiero divino. Voleva essere pensiero primo, pensiero creativo, onnipotente ed onnipresente come Dio. La sua punizione è la impossibilità di manipolare bene il suo pensiero logico per creare e realizzare. Insieme con il rifiuto del pensiero logico vi è anche quello del normale meccanismo dell’ essere umano, desiderando di avere una altra forma. Di conseguenza, ha rifiutato il proprio corpo che vive come ostacolo alla sua espansione. Ha rifiutato anche l’ aiuto di tutti gli uomini e degli animali; in particolare, ha rifiutato il cane, il miglior amico dell’ uomo, del quale ha grande paura.
Quindi CHINA è pieno di progetti ma la sua fecondità resta un progetto irrealizzato. La perdita dei suoi liquidi corporei, il sangue in primis, che simboleggia tutti i valori della vita, rappresenta la perdita dei suoi valori.
Lo studio dell’ essenza del rimedio sperimentato da HAHNEMANN combacia col primo capitolo del VANGELO di GIOVANNI e della GENESI. CHINA conosce bene il Verbo di Dio, la Sua Parola, il principio prevalentemente YANG. Sa che attraverso Lui ogni cosa fu fatta e che senza di Lui non fu fatto assolutamente nulla. 
Vivendo a contatto con Dio, ne invidia questo aspetto emittente e viene punita perdendo la capacità di avere un pensiero costruttivo.
In conclusione, esiste una correlazione fra GENESI, Inno al Verbo ed OMEOPATIA. Nella GENESI la prima parola è BERECHIT, così che il primo testo dell’ Antico Testamento prende il nome di Libro dell’ Alleanza del Fuoco, ove il Dio Vivente creò ogni cosa con dieci parole. 
Nel VANGELO di GIOVANNI, la prima parola è nuovamente BERECHIT, così che il primo brano del Vangelo prende il nome di Inno all’ Alleanza del Fuoco, in cui si approfondisce il valore della Parola emittente del Dio Vivente. Nella OMEOPATIA il primo rimedio sperimentato da HAHNEMANN è CHINA che, secondo Masi, invidiò l’ atto creativo del Dio Vivente. Il termine ESCH posto centralmente arde nel cuore della parola BERECHITH nel Libro dell’ Alleanza del Fuoco. Il termine ESCH posto centralmente arde nel cuore della parola BERECHITH nell’ Inno all’ Alleanza del Fuoco così che del Figlio si ricorda il Sacro Cuore, il quarto chakra, quello dell’ Amore. Il termine ESCH, fuoco, è sia la emanazione divina che arde in noi , sia quella del RIMEDIO che arde in essi, anche quando la sostanza grezza, il ceppo originario non esiste più, anche quando è posta in un veicolo che non ha nulla in comune col ceppo dal quale deriva.

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