venerdì 6 novembre 2015

Le radici dell’ Omeopatia

Paracelsus
Le radici dell’ Omeopatia sono molto più antiche di Hahnemann.
Se, in effetti, alcuni procedimenti che potremmo chiamare “omeopatici”, come curare le scottature con il calore o i congelamenti col freddo, sono conosciuti dalla più remota antichità, una prima sistematica definizione dell’ Omeopatia si può fare risalire a Paracelso.

A proposito dell’ unità dell’ uomo  Paracelso dice nell’ OPUS PARAMIRUM:
“L’ uomo è cielo e terra e le sfere inferiori, i quattro elementi e tutto ciò che è entro di essi per cui egli è propriamente chiamato con il nome di microcosmo, perché egli è l’ intero mondo…sappi dunque che anche entro l’ uomo, nel suo corpo, vi è un firmamento stellato, con un potente corso di pianeti e stelle, che hanno esaltazioni, congiunzioni e opposizioni. Il cuore è il sole e così come il sole agisce sulla terra e su se stesso altrettanto il cuore agisce sul corpo e su se stesso..”

Opus Paragranum
E ancora più specificamente nell’ OPUS PARAGRANUM, Paracelso aggiunge: “Una cosa è la malattia e un’ altra sono gli elementi. Gli elementi non sono malati, è il corpo a cadere malato. Così lo scorpione cura il suo scorpione (interno), il realgar (arsenico) il suo realgar, il mercurio il suo mercurio… il cuore il suo cuore.”
Paracelso era stato dunque abbastanza esplicito nell’ affermare il principio analogico nella cura delle malattie.
Dopo di lui un altro precursore può essere considerato F.A. La Brugnere  che in una tesi apparsa nel 1734 a Le Halle parlava di “Curatione per similia”.
Ne seguirono altri ancora di illustri anticipatori del messaggio omeopatico ma, come sappiamo,   il primo che seppe dare una struttura organica completa e impostare il trattamento omeopatico su basi scientifiche fu indubbiamente Hahnemann!

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