giovedì 15 ottobre 2015

Insonnia: un grande sollievo arriva dall'Omeopatia

L’Omeopatia affronta con successo l’insonnia sempre inquadrandone origini e caratteristiche ovvero con un’attenta valutazione delle peculiarità del paziente che ne soffre.

Nell’ insonnia dovuta a un sovraffaticamento fisico e psichico se la attività professionale è intensa e si abusa di stimolanti (caffè, alcool, tabacco, ecc..) e si è particolarmente nervosi il rimedio più indicato sarà Nux vomica.
Se si è invece insonni ma tristi, scoraggiati, con poca volontà di fare, irritabili ed emotivi si penserà  a Kalium Phosphoricum.
Sempre nei soggetti tristi, ipersensibili ed emotivi che soffrono d’ insonnia soprattutto perché rimuginano costantemente sui loro problemi esistenziali, lavorativi, con risvegli verso le 4 del mattino e spesso produttori di verruche in ogni luogo del corpo, balzerà all’ attenzione il medicinale omeopatico Thuja. Nei bimbi  e nelle persone molto timide, insonni, ipereccitabili e malinconiche sarà Ambra grisea a migliorare la situazione.
coffea
L’ insonnia che insorge soprattutto dopo aver subito un’ingiustizia e per le offese ricevute, accompagnata da disturbi urinari, con cefalea come se il capo fosse di legno, sarà Staphisagria  a dare beneficio.
Negli apatici, ansiosi,paurosi con mille pensieri che assalgono proprio nel momento in cui si coricano l’omeopatia indica Calcarea carbonica.
Nei bimbi insonni con una immaginazione estremamente ricca Coffea cruda darà beneficio. 
chamomilla
Nei bimbi (e anche negli adulti) agitati, intolleranti al minimo dolore, che si risvegliano di notte e che trovano conforto (i bimbi) nel farsi cullare fra le braccia della mamma il rimedio omeopatico è Chamomilla.
In Selenium invece prevale una astenia psicofisica comunque accompagnata da insonnia e risvegli con incubi nel cuore della notte.
Come ausilii  aspecifici ma comunque utili possono essere indicate anche le TM(tinture madri) di Passiflora o di Tilia tomentosa.
Come si nota in Omeopatia (il concetto dovrebbe ormai essere chiaro) non esiste appunto il sonnifero o il farmaco contro l’ insonnia ma la valutazione del  sintomo all’interno della tipologia psico-fisica del soggetto al fine di ricercare e prescrivere il rimedio più simile al paziente stesso, col suo nucleo energetico specifico, in una visione olistica e non di  tipo parcellare.

Nessun commento:

Posta un commento