mercoledì 7 ottobre 2015

Chiavi ed energie deboli…

Omeopatia terapia della nuova era 

So che oggi affronto un argomento di difficile comprensione, che richiede profonde competenze specifiche, d’altra parte però mi piace almeno accennarne perché tutti abbiano almeno il sentore delle grandi evoluzioni nel pensiero e nella scienza: la salute è un bene troppo prezioso per non meritare la più appassionata e scrupolosa attenzione.

La Farmacologia Moderna,  parallelamente a quanto è avvenuto per la Medicina Moderna,  ha modificato negli ultimi anni il paradigma classico della “chiave nella serratura” (la molecola del farmaco ha una conformazione precisa e specifica come una chiave simmetrica alla conformazione di un tipo specifico di recettori presente nel corpo umano, come una serratura, e attiva o inibisce il recettore), alla “biofisica quantistica” cioè alla struttura tridimensionale e al “folding” dei recettori.
I farmaci diluiti dinamizzati (Beppe Rocca), gli omeopatici, modificherebbero la conformazione tridimensionale (folding) del recettore di tutti i bersagli biologici. Ciò equivale a dire, secondo il gergo dei neuroscienziati, che il meccanismo d’ azione dei rimedi omeopatici consiste nella “modulazione allosterica” di bersagli biologici. 
E’ per questo motivo che le terapie orientate alla modulazione allosterica (omeopatia, agopuntura) non causano effetti collaterali ovvero sono in grado di modulare processi già attivi o inibire l’attivazione di processi fisiologici o patogenetici dell’ organismo che  il medesimo ha già attivato/inibito. 
E’ un discorso scientifico molto complicato ma affascinante.
Ilya Prigogine
I modelli sperimentali per  verificare i fenomeni di modulazione allosterica sono molto più complessi dei modelli classici applicati alla teoria chiave nella serratura. In riferimento poi al processo di “dinamizzazione” proprio del rimedio omeopatico si è dimostrato che lo spettro elettromagnetico (energia) del soluto agirebbe  determinando l’ emergere di fenomeni complessi a livello dell’ acqua, la “memoria dell’ acqua” ormai divenuta famosa, rappresentati come “cluster” o spirali di molecole ordinate (Emilio Del Giudice) che Ilya Prigogine (premio Nobel)  ha definito “fenomeni complessi” capaci a loro volta di trasmettere uno spettro elettromagnetico specifico. 
Insomma come in un libro bellissimo e profetico Jean Guitton già prospettava (“Dio e la scienza”): “… con gli ultimi anni del millennio si chiude una lunga epoca: facciamo il nostro ingresso, come ciechi, in un tempo META-FISICO…”

Il progresso sembra davvero illuminare, premiare, confermare certe antiche intuizioni e pratiche mediche ovvero proprio le medicine energetiche (agopuntura e omeopatia) nelle quali credo da moltissimi anni e con le quali seguo i miei pazienti

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