venerdì 25 settembre 2015

La varicella omeopatica

La varicella è una malattia che nella stragrande maggioranza dei casi riproduce sostanzialmente il quadro del rimedio omeopatico Rhus Toxicodendron.
L’ eruzione tipica è vescicolosa, a grosse bolle, con forte prurito che peggiora durante la notte. L’ affinità di Rhus per la pelle e il tessuto connettivo sottocutaneo è pari a quella per i tendini e il tessuto peri-articolare.
Il paziente si presenta irrequieto con bisogno continuo di muoversi. Rhus è un freddoloso, migliorato dal caldo e soprattutto dai bagni caldi. Ha molta sete di liquidi freddi e soprattutto di latte freddo.
La eventuale formazione di cicatrici persistenti può essere eliminata con Thuja: il suo nucleo, la proliferazione torpida, si ripercuote sul versante fisico, astenico e irritabile è estremamente sensibile alle modificazioni della pressione e dell’umidità atmosferica.
mezereum
Penserete incece a Graphites  quando costituzionalmente il soggetto è pieno di disturbi della pelle: pelle malsana, quella del palmo della mano è ispessita, così pure le unghie; presenza di papule e vescicole fortemente pruriginose soprattutto in viso e nella regione intima. La caratteristica delle pustole di Graphites è quella di racchiudere un liquido sieroso, denso, che assomiglia al miele. Nello stato delle croste funziona molto bene Mezereum allorquando sono presenti infiammazioni delle mucose dell’ apparato respiratorio alto con secrezioni anche sanguinolente.
Troverà il suo impiego Antimonium tartaricum  quando si associano disturbi di natura digestiva con lingua sanguinante  e ispessimento della pelle con fessurazioni.

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