lunedì 5 ottobre 2015

I Nosodi

Costantin Hering
Nosode o Nosodo è un termine coniato da Costantin Hering (famoso omeopata statunitense, 1800-1880) nel 1832 e deriva dalla parola greca nosos =malattia.
Nosode costituisce il prefisso che, aggiunto alla parola eidos, equivale a forma e compone l’ idea di forma della malattia.
Nosode, dunque, indica una relazione con la malattia in generale; si può paragonarlo al termine latino “noxa” che significa “danno”. 
I Nosodi sono preparazioni omeopatiche ottenute a partire da colture microbiche, da virus, da secrezioni, da escrezioni patologiche. Secondo la definizione della Farmacopea Omeopatica ufficiale Tedesca (HBA) i nosodi, infatti,  sono “preparazioni ottenute da prodotti patologici umani o animali, da germi patogeni o dal loro metabolismo, da prodotti di decomposizione di organi animali “.
Alcuni esempi di Nosodi “diatesici”:  il Tuberculinum è un nosode preparato dalla lesione indotta dal Mycobacterium di Koch, Carcinosinum da un carcinoma mammario, Psorinum è ottenuto da sierosità rilevata da solchi cutanei di malati di scabbia non trattata, Syphilinum  o Luesinum  è ottenuto da prodotto patologico di una ulcera sifilitica, Medorrhinum è il prodotto diluito e dinamizzato di secrezione blenorragica. 
Numerosissimi sono gli altri nosodi di “base”, dal Botulinum al Difterinum, al Pertussinum, allo Staphillococcinum, al Morbillinum ecc.
I Nosodi possono essere impiegati come propri e veri rimedi omeopatici, quindi seguendo la legge della similitudine omeopatica, o come  rimedio di sblocco miasmatico: qua rientriamo nella raffinatezza specialistica dell’ Omeopatia.
Da non dimenticare, infine, il grande lavoro effettuato da Edward Bach(1886-1936), noto per i fiori che portano il suo nome (i fiori di Bach) padre dei Nosodi intestinali. 
James Compton Burnett
Infine, a corollario di tutto quanto sopra accennato, non posso che ricordare quanto   diceva un vecchio omeopata dell’ Ottocento, James Compton Burnett(1840-1901): “..la zozzura più immonda preparata omeopaticamente non solo è innocua ma diviene oro purissimo se applicata omeopaticamente…”
Magia dell’ Omeopatia!

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